Per il Rugby Trento e, possiamo dirlo senza tema di smentita, per il movimento rugbystico del Trentino, marco Borile è stato quanto di meglio potesse capitare.
Fin da subito ha capito quanto il rugby di base fosse indispensabile per la crescita di questo sport.
Ancora di più lo era creare un ambiente accogliente dove fosse facile e naturale "mettere radici", non solo per i piccoli atleti ma anche per le famiglie.
Riuscire a cancellare gli stereotipi tipici del rugby per farne una scelta possibile tra le attività da far provare ai propri figli è stato il primo passo che ha portato gradualmente a aumentare in modo esponenziale i numeri dei tesserati tra i più piccoli, a beneficio dell'ASD Rugby Trento e di tutte le altre società del Trentino.
Marco ha infatti sempre cercato il modo di collaborare in modo attivo e produttivo, costruendo ponti che hanno favorito il sostegno reciproco e lo scambio di conoscenze.
Se avete avuto la fortuna di incontrarlo durante i raggruppamenti, avrete trovato una persona attiva, disponibile e con la testa ed il cuore a disposizione di tutti i bimbi che scorrazzavano felici sui campi che, con dedizione, fatica ed il supporto di fedeli collaboratori ed amici, Marco preparava la sera prima, in modo che tutti potessero trovarsi immediatamente a proprio agio da subito.
Nel luglio 2024 Marco ci ha passato la palla e noi, un po' per ricordarlo e un po' per continuare dove lui ha lasciato, abbiamo pensato di organizzare un torneo con il suo nome.
"Butterfly" era infatti il suo soprannome quando giocava con gli amici Old. Un omone grosso così, capace di lanciarsi in spazi strettissimi, come solo un ala (o una farfalla) possono fare.
Così ci ha insegnato anche che nulla è come sembra e niente è impossibile!